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Aylan Island, l’isola per i rifugiati

Aylan-Island

Comprare un’isola greca per accogliere 100mila rifugiati e trasformarla, alla fine dell’emergenza, in un’attrazione turistica. È l’ambizioso piano del magnate Naguib Sawiris, il miliardario egiziano proprietario del colosso Orascom e fratello dell’imprenditore di Andermatt Samih, che ha deciso di investire in questo progetto 200 milioni di dollari. Sawiris starebbe ora trattando l’acquisto delle due isole con il governo greco: “Pazza idea, ma forse potrebbe essere una soluzione temporanea fino al loro ritorno nei loro paesi” ha scritto su Twitter.

Si chiamerà “Isola di Aylan”, in memoria del bimbo siriano morto su una spiaggia turca, e saranno gli stessi rifugiati a costruirsela su misura, fondando un Paese del tutto nuovo. E dopo? Dopo “diventerà un’attrazione turistica” ha detto al Corriere della Sera “e i rifugiati torneranno a visitare il luogo dove erano stati accolti. Oppure resteranno, se sono felici. La bellezza di quest’idea è che assumi le persone per costruire la propria città, un Paese nuovo: come l’America”.

Sawiris dice che la foto di Aylan, il bimbo siriano morto sulla spiaggia di Bodrum, “è stata una sveglia. Ma mi ha anche colpito molto vedere come sono state trattate queste persone in Ungheria”.

L’imprenditore di origini cristiane copte da solo è la terza ricchezza d’Egitto e la decima d’Africa, con un patrimonio che, secondo la rivista statunitense Forbes, ammonta a 3,1 miliardi di dollari.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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