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Auto di lusso? Si ma con targa Bulgara

Per evitare di pagare tasse e imposte territoriali, sempre più italiani immatricolano la loro auto in Bulgaria o in Romania. E si moltiplicano i siti specializzati per aiutarli nella loro piccola frode.

Non è detto che la Bentley immatricolata a Sofia che è stata vista in centro a Milano sia di proprietà di un nuovo ricco bulgaro un po’ alticcio. Tantomeno la BMW coupé di Plovdiv, che sfreccia a 160 chilometri all’ora sul raccordo di Roma. E neppure l’Audi di Bucarest parcheggiata sotto un palazzo, che continua ad accumulare multe sul parabrezza. Secondo il quotidiano bulgaro 24 Tchassa (24 Ore) sono aumentati gli italiani che hanno capito i vantaggi di possedere un’auto di lusso immatricolata in Bulgaria o Romania. Se non altro per eludere completamente le tasse e le imposte territoriali che vengono applicate alle auto di grossa cilindrata. Secondo il giornale, basta osservare le strade di Milano e Roma – in particolare nei centri storici, ormai quasi tutti zona a traffico limitato – per rendersi conto dell’elevato numero di queste auto. “E per accorgersi che i loro proprietari non sono né bulgari né rumeni, ma furbetti locali che se ne infischiano del codice della strada” aggiunge 24 Tchassa.

Compagnie locali di leasing si prestano a questo giochetto

Grazie a queste targhe bulgare o rumene, la “dolce vita” è ancora possibile. Le telecamere? A detta di tutti, le multe e i verbali di contravvenzione non arrivano mai fino in Bulgaria, dove, come recita il detto, “è meglio aspettare una lettera che un morto”. A differenza degli altri proprietari di auto straniere, gli autori di queste infrazioni non rischiano di perdere punti sulla patente. A meno che un agente non contesti immediatamente l’infrazione, cosa che è sempre più rara a causa del moltiplicarsi dei sistemi di controllo radar o video.
Siti specializzati sono stracolmi di consigli e trucchi per ottenere questa ricetta magica; digitando per esempio “Audi A6 targa bulgara” si trovano anche auto già immatricolate in Bulgaria in vendita direttamente in Italia. L’annuncio riporta in maniera molto chiara i vantaggi di quest’acquisto. Secondo questi scrocconi, la cosa migliore sarebbe intestare la propria auto all’amichetta bulgara o a un conoscente che risiede nel Paese. Altrimenti, precisa 24 Tchassa, esistono reti che, in cambio di qualche euro sonante in contanti, riescono sempre a trovare qualcuno in Bulgaria disposto a dare una mano. A volte sono le stesse compagnie di leasing locali che si prestano a questo gioco. Secondo la normativa italiana, i proprietari di auto immatricolate all’estero hanno un anno di tempo per registrare il proprio veicolo nel Paese. Superato questo termine si rischiano da 80 a 318 euro di multa. Ma visti i vantaggi, secondo il giornale bulgaro, tutti preferirebbero correre questo rischio. “Non ci sono  foto” scrive anche 24 Tchassa, o almeno se ci sono non arriveranno mai in Bulgaria …

(Articolo originale “Ces Italiens qui roulent avec des plaques bulgares” di Alexandre Lévy)


La «sola» dei famosi. Grandi truffe allo star system. Che l’Italia vanti un primato in materia di truffe e affini, è cosa ormai nota. Non altrettanto il fatto che a farne le spese siano talvolta anche i Vip. Politici, imprenditori, cantanti, sportivi, poco importa. Con buona pace di noi tutti, “comuni mortali”: perché di fronte al rischio di brogli e raggiri, nessuno è al sicuro.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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