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Alla faccia dei lavoratori: La “situazione Husqvarna”

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212 persone rischiano di finire in mezzo alla strada, l’ennesimo saccheggio industriale alla faccia dei lavoratori.

Dal 6 marzo scorso, la proprieta` dell’Husqvarna Motorcycles e` passata dal gruppo BMW alla Pierer Industries. Successivamente, a meno di un mese dall’acquisto, la Pierer Industries ha preso la drastica decisione di chiudere l’azienda, mettendo 212 dipendenti, su un totale di 240, in cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attivita`, senza quindi alcuna possibilita` di ripresa. Tale situazione genera una pesante ricaduta sul personale dipendente e quindi su un territorio, quello varesotto, da sempre ai vertici della produzione economica e gia` oggi alle prese con una pesantissima situazione di crisi economica. Nel caso che abbiamo di fronte, pero`, si tratta di un vero e proprio piano di aggressione industriale da parte di un’azienda straniera al mero scopo speculativo. Lo Stato italiano si trovera` infatti a pagare la cassa integrazione per un anno a 212 persone, perche´ Pierer Industries non ha alcuna intenzione di investire in un piano di rilancio che coinvolga l’Italia. Al contrario, emerge la sola intenzione speculativa di chiudere l’attivita` esistente a Biandronno, per acquisire il prestigioso marchio, scaricando tutti i costi sociali sullo Stato italiano e – cosa gravissima – abbandonando 200 famiglie al loro destino. Non possiamo permettere che questa situazione di spoliazione industriale si compia nell’indifferenza, altrimenti avalleremmo anche per il futuro nuove, disastrose e rapaci azioni speculative da parte di industrie straniere ai danni della nostra economia. Dobbiamo invece difendere e far rispettare un patrimonio imprenditoriale e produttivo costruito con anni di sacrifici, che, anche e soprattutto per regole finanziarie non condivisibili, oggi si trova ad essere facile oggetto di saccheggio industriale. Per voce degli stessi sindacati non si ricorda un caso del genere in provincia di Varese. Si tratta di un comportamento mai visto, neppure nei difficili anni Ottanta, anni di ristrutturazione industriale pesante. KTM ha deciso tutto unilateralmente, scavalcando tutte le parti sociali e senza ricercare alcun accordo. I rappresentanti di Pierer Industries hanno dato evidenza di essere privi di un piano industriale per la produzione di motociclette a Biandronno ed e` evidente quindi che i veri argomenti, che non esito a denunciare come speculativi, non possono che essere apertamente dichiarati dalla nuova proprieta`. Di questa situazione deve essere interessato anche l’Antitrust europeo perche´ sono in gioco temi delicatissimi come la concorrenza e il mercato. Si tratta in effetti di un vero saccheggio industriale. La domanda che oggi si fanno tutti, a partire dai lavoratori, e` perche´ KTM ha acquistato l’11 marzo scorso da BMW un’azienda che continua a perdere da anni milioni di euro e da due mesi a questa parte nulla e` stato presentato, ne´ un piano di rilancio industriale ne´ altro, al solo scopo – a questo punto chiaro – di una speculazione industriale. La risposta quindi e` evidente. Si tratta di un saccheggio a fronte del quale non possiamo certo rimanere indifferenti. L’unico obiettivo e` quello di appropriarsi di un marchio prestigioso da utilizzare per nuove linee produttive all’estero. Devono essere quindi chiariti i propri intenti da parte di BMW, a partire dai milioni di euro spesi da BMW in questa azienda, con costi di consulenza che hanno addirittura superato l’intero valore della remunerazione dei lavoratori, per non parlare dei costi delle forniture, che sono stati via via periodicamente e costantemente trasferiti all’estero. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questa realtà.

 

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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