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Aiuti dal Fondo aggiustamento globalizzazione per i 1.146 licenziati della VDC Technologies

VDC Technologies

Tra il 2008 e il 2011, le importazioni dalla Cina nella UE-27 di apparecchi di telecomunicazione e di registrazione e riproduzione del suono sono aumentate del 18,7%. Durante lo stesso periodo, la quota delle importazioni nella UE-27 di tali prodotti è aumentata dal 44% al 52,2%. Ciò ha avuto profonde conseguenze sui livelli occupazionali provocando nel periodo 2008-2011 la perdita a livello dell’intera UE di 121.000 posti di lavoro circa nel settore della fabbricazione di computer e di prodotti ottici ed elettronici, pari a una riduzione del 7%.

VDC Technologies azienda italiana leader nel settore, è stato uno dei maggiori fabbricanti di televisori nella UE. Alla fine del 2009, l’azienda ha tuttavia chiuso definitivamente il sito di Frosinone, anche a causa di una riduzione della domanda di apparecchi con schermo al plasma e del calo dei prezzi di mercato dei televisori. Nonostante una serie di iniziative tese a rinvigorire l’azienda e i negoziati in vista di un suo eventuale rilevamento, non è stato raggiunto un accordo con i creditori e la società nel giugno 2012 è stata dichiarata fallita, con circa 100 milioni di euro di deficit. 

La Commissione europea ha proposto di fornire all’Italia 3 milioni di Euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per aiutare 1.146 ex lavoratori della VDC Technologies SpA e la sua controllata Cervino Technologies Srl a trovare un nuovo posto di lavoro. La proposta sarà ora sottoposta all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’UE. Gli esuberi si concentrano nella provincia di Frosinone (regione Lazio). Lazio colpita profondamente dalla crisi con un PIL, nel 2011, diminuito dello 0,3% e con un calo delle nel 2012 delle esportazioni dei principali settori industriali della regione. L’occupazione totale del Lazio è scesa dello 0,2% nel 2011 e dello 0,7% nel primo trimestre del 2012. Il tasso di disoccupazione è passato dall’8,5% del 2009 al 10,8% del 2012.

Le misure cofinanziate dal FEG dovrebbero aiutare i 1.146 i lavoratori ad affrontare le difficoltà maggiori nella ricerca di un nuovo posto di lavoro attraverso orientamenti per lo sviluppo della carriera, la valorizzazione delle competenze, la formazione, il sostegno all’imprenditorialità e varie forme di indennità. Il costo stimato complessivo del pacchetto ammonta a 6,02 milioni di Euro circa, la metà dei quali erogati dal FEG.

Ma che cos’è il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione? Il Fondo, proposto dal Presidente della Commissione Barroso, offre un sostegno a coloro che hanno perso il lavoro a seguito di importanti mutamenti strutturali del commercio mondiale dovuti alla globalizzazione, ad esempio in caso di chiusura di un’impresa o delocalizzazione di una produzione in un paese extra UE, oppure a seguito della crisi economica e finanziaria mondiale. Il FEG dispone di una dotazione annua massima di 150 milioni di euro per il periodo 2014-2020 e può finanziare fino al 60% del costo di progetti destinati ad aiutare i lavoratori in esubero a trovare un altro impiego o avviare una propria attività. In linea di massima, il Fondo può intervenire soltanto in caso di oltre 500 esuberi da parte di un’unica impresa (inclusi i suoi fornitori e produttori a valle), oppure di un elevato numero di esuberi in un determinato settore o in regioni confinanti. I casi che prevedono un intervento del FEG vengono gestiti ed attuati dalle amministrazioni nazionali e regionali. Ogni progetto ha una durata di 2 anni.

Dall’inizio della sua attività, nel 2007, il FEG ha ricevuto 118 domande che hanno richiesto interventi per 500 milioni di Euro circa a sostegno di oltre 106.000 lavoratori. Sta crescendo il numero di settori e di Stati membri dai quali provengono domande di aiuto al FEG che solo l’anno scorso ha erogato più di 73,5 milioni di euro, destinati all’assistenza dei lavoratori in 11 Stati Membri (Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Romania, Spagna e Svezia).

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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