Prima delle elezioni i candidati del Movimento 5 Stelle hanno firmato un Codice per l’indennità e rimborsi che prevede:
1. Indennità di 5 mila euro lordi mensili (circa la metà di quella degli altri parlamentari).
2. Restituzione dell’assegno di fine mandato.
3. Diritto a diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo. Prendiamo il caso di un senatore (la retribuzione più alta). Si tratta, nell’ordine di 3500 euro di diaria, 1650 euro per i rimborsi di viaggio e telefono, 4180 euro al mese per collaboratori e altre spese per l’esercizio del mandato.
4. Rinuncia alle indennità aggiuntive che spetterebbero al vicepresidente della Camera e ai segretari, al questore e ai vicepresidenti e segretari di commissione
E ora? Rinunciare ai soldi è sempre complicato…. A promettere mai non t’affrettare, che la promessa bisogna osservare…